Village tourism Testo italiano più in basso in questa pagina
In 2007 we have built an independent room for our guests. It can accomodate three people, two in a large bed and one in a single bed. In summer it is possible to sleep outside too, in the veranda. It has a small attached bathroom (toilet is outside). There are two other independent rooms in the main ashram building and the ashram itself can accomodate other people who prefer to sleep on the floor with matress and moskito net, the local way. We would like to have with us guests willing to share our experience, be it daily rural life or festive occasions,hindustani music or kannada literature, organic farming or vegetable dyes, and reciprocate with genuine curiosity and sharing somehting of their own experience. We hope that the increasing contact between our guests and the village people will bring fresh air and new thoughts, especially among the young.
While staying with us one can go hiking on the hills, visit the village and interact with the people, take part into local festivals. Staying at home one can help us with farm work, learn local cooking and craft, learn the local language, discuss about Indian culture and spirituality, read the books in our library and relax or practice yoga and meditation.
Building a network
We are a SERVAS host and we had with us the first SERVAS travelers from Italy, Brazil, India.
We want to create a network of interesting places for travelers to stay. Ashrams, farm houses involved in organic or natural farming and crafts so that we can conduct tours. The first of such tours happened in december 2008.
In october 2008 we organized and hosted an intensive language course (Italian) for Indian tourist guides who cannot afford the expenses of attending language courses in Bangalore or Mumbai.
Our guests
Most of the people who visit us like to keep in touch and some become more relatives than friends...the Indian way!
Unfortunately the space in the website is not enough to accomodate all the letters, paintings, and pictures by our guests in many different languages but If you follow Italian, you can read the travel experience of granpa Gian with us and around our place.
Turismo sostenibile
Nel 2007 il primo atto concreto del progetto Nadabindu è stato la costruzione di una casetta indipendente per i nostri ospiti. Si tratta di una stanza con una bella veranda e un piccolo bagnetto (il gabinetto è all'esterno) dove possono dormire tre persone. D'estate si può dormire anche fuori sulla veranda, sotto la zanzariera. La guest house ha un libro degli ospiti, le cui pagine si sono riempite di dediche, indirizzi, foto e disegni in tutte le lingue e in tutte le scritture. Chi è passato ha voluto lasciare qualcosa di sé: c'è chi ha donato un lenzuolo o un tappeto, o un appendiabiti, uno specchio. Questa stanzetta ci serve come base per un dialogo interculturale e intraculturale: chi viene a stare da noi fa un'esperienza, ci insegna qualcosa e impara qualcos'altro da noi. Non si tratta di un B&B, di scambiare un servizio con del denaro, ma di un processo di conoscenza. C'è chi la usa come base per muoversi nei dintorni ed esplorare verso l'esterno: il villaggio, i villaggi vicini, i luoghi di pellegrinaggio della zona. C'è chi non si muove dall'ashram e si gode lunghe conversazioni, letture (abbiamo una piccola biblioteca), lezioni di cucina, il lavoro in giardino, una passeggiata sulle colline. C'è chi invece ha bisogno di stare in pace e solitudine, di praticare yoga o meditazione e si incontra con noi solo ai pasti.
Dopo la costruzione dell'edificio principale dell'ashram si sono rese disponibile altre due stanzette e per chi desidera dormire all'indiana, con materasso e zanzariera per terra, c'è un sacco di posto nel salone dell'ashram stesso.
Abbiamo aderito al SERVAS, un mezzo per vivere amicizie internazionali, conoscere popoli e culture, dare un contributo personale alla pace ed alla cooperazione attraverso la disinteressata ospitalità di migliaia di persone in tutto il mondo.
I nostri ospiti
Chi passa qualche giorno da noi spesso rimane in contatto e talvolta diventa parte della nostra famiglia allargata. Qui potete leggere un breve resoconto di viaggio con le impressioni di nonno Gian che è stato qualche giorno nostro ospite e poi ha girato un po' seguendo le nostre dritte. Purtroppo non abbiamo lo spazio per inserire tutte le lettere, poesie, dipinti, fotografie che ci hanno lasciato i nostri ospiti in tante lingue diverse!
Creare una rete
Un'altra necessità sorta spontaneamente è stata quella di poter indirizzare le persone che ospitiamo verso esperienze simili alla nostra o ONG attive in determinati settori che possano ospitare viaggiatori interessati a un approccio culturale "immersivo". Nel dicembre 2008 abbiamo organizzato il primo viaggio servendoci di questa rete di affini. E' stato un esperimento interessante e non vediamo l'ora di riprovarci! Allo stesso tempo, ci piacerebbe stimolare la crescita dell'ospitalità di villaggio in Karnataka, uno stato ricchissimo di monumenti e manifestazioni culturali, legati a piccoli centri o addirittura a villaggi. In quest'ottica, nell'ottobre 2008, abbiamo organizzato un corso intensivo residenziale di lingua italiana su richiesta di alcune guide turistiche che non possono permettersi di frequentare i corsi di lingue organizzati nelle grandi città, che comportano un esborso sostanzioso.
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